Mentre fino a una decina di anni fa Brooklyn non era considerata come una zona ideale in cui comprare casa e trasferirsi, quanto meno dagli italiani e dagli investitori internazionali, nell’ultima decade le cose sono parecchio cambiate! Ecco come si è evoluta la storia di Brooklyn e dei suoi quartieri e perché, oggi, comprare casa a Brooklyn, può essere un ottimo investimento!
I quartieri di Brooklyn
I primi quartieri che si sono affermati sono stati quelli più vicini a Manhattan ovvero quelli che si affacciano sull’East River.
Brooklyn Heights, con le sue caratteristiche townhome e vie alberate, è stato uno dei primi quartieri a diventare una valida alternativa a Manhattan, soprattutto per chi chi lavorava Wall Street, da cui dista solo una fermata di metropolitana, e per coloro che desiderano vivere in un ambiente meno caotico, più verde e più familiare rispetto al Finacial District.
A seguito dell’affermazione di Downtown Manhattan come centro della città sono emersi i quartieri di Brooklyn, più vicini ai vari Soho, Village, Tribeca, Lower East, Fidi, rispetto ai quartieri di Uptown. In effetti, la zona sud di Manhattan è molto più viva, anche dal punto di vista immobiliare, rispetto alle più classiche Midtown, Upper West ed Upper East Side.
Dopo Brooklyn Heights è stata la volta di Cobble Hill, Dumbo, Williamsburg, Carrol Garden, Greenpoint e poi ancora Clinton Hill, Boerum Hill, Fort Green, Park Slope, Prospect Heights, Bed- Stuy Crown Heights fino a Gowanus e Red Hook.
Molti giovani, magari studenti della NYU, o giovani lavoratori di Downtown NY, si sono trasferiti a vivere a Brooklyn Heights dove i prezzi erano meno proibitivi.
Gli artisti si sono spostati da Chelsea e Soho nei quartieri di Williamsburg, Bushwick e Red Hook.
Percorso simile è stato fatto da molte giovani famiglie che continuano a spostarsi da Manhattan a Park Slope attirati anche dalle ottime scuole pubbliche.
Perché comprare casa a Brooklyn è un investimento
Questa migrazione da NYC a Brooklyn ha fatto sì che quartieri prima meno interessanti diventassero rapidamente alla moda riempendosi di ristoranti, locali, negozi e hotel. Brooklyn è diventata cosi una vera alternativa a Manhattan, più vivibile ma che offre moltissimo anche dal punto di vista sociale e culturale ai suoi abitanti.
Vivere a Brooklyn non è più un piano B rispetto a NYC ma rappresenta una scelta di vita, meno caotica ma senza rinunciare alle opportunità di una grande città.
Per quel che riguarda le costruzioni, oltre alle tipiche townhouse, i warehouse sono stati in gran parte trasformati in condomini di loft, e vengono ora costruiti edifici sia commerciali che residenziali di migliore fattura, design e prestigio.
Gli affitti dunque sono saliti notevolmente cosi come i prezzi di acquisto. Tuttavia i ritorni per un investitore sono più interessanti che a Manhattan (siamo sul 3-4% contro 2-2.5% dell’isola) in quanto le spese condominiali sono un po’ più basse e spesso si gode di sgravi fiscali che di fatto riducono la Real Estate Tax per 10-25aa. Se poi si punta su zone emergenti ci si può aspettare un apprezzamento del 5-10% annuo.
