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Aprire un'attività a New York

Se un tempo il cosiddetto Sogno Americano faceva pensare a strade affollate, piccoli appartamenti in enormi grattacieli, teatri aperti 7 giorni su 7, oggi aprire un’attività a New York è tutta un’altra storia. E non tutti i cambiamenti vengono per nuocere!

Perché aprire un’attività a New York in questo momento?

Certo, la pandemia da Covid 19 ha modificato le scelte e lo stile di vita di milioni di persone in tutto il mondo e sì, anche a New York. La città che non dorme mai si è ritrovata, come molte altre, improvvisamente deserta. Le gigantesche torri di uffici si sono svuotate, i teatri sono chiusi. 

Ma non sarà così per sempre. Come in tantissime altre occasioni della sua storia, la città si riprenderà e allora aprire un’attività a New York tornerà ad essere il sogno da avverare. Perché non muovere adesso i primi passi per farlo? Stabilire un piano di business, individuare il target, analizzare le zone della città in cui cercare una location adatta, sono solo i primi step.

Prima di tutto bisogna pensare a che tipo di impresa si vuole avviare. Aprire un ristorante a New York, per esempio, è un’ottima idea. Negli USA la cucina italiana e molto amata e il trend dei micro-ristoranti permette di iniziare con una spesa relativamente ridotta. Diverso è invece il discorso per chi vuole aprire un negozio a New York o un’altra attività. 

Come aprire un’attività a New York in 5 punti

  1. La tipologia. Se vivere nella Grande Mela è il sogno di una vita, un progetto imprenditoriale concreto è indispensabile per trasformarlo in realtà. La passione, il talento e le competenze sono una buona base, ma per capire in quale attività investire è importante avere un business plan creato da professionisti. 

 

  1. Analizzare il mercato. Aprire un’attività, di qualsiasi tipo e ovunque nel mondo, prevede un’attenta analisi del mercato e dei competitor. Questa ricerca sarà d’aiuto anche nell’individuare la giusta zona di New York su cui puntare. Chi vive a NYC solitamente si muove per “cluster”, quartieri o zone più o meno ampie in cui i servizi di intrattenimento, commerci e ristorazione sono vicini tra loro. 

 

  1. Pensare al post-Covid. Il mondo dopo la pandemia sarà molto diverso da quello che conoscevamo. Lo è già, e New York non fa eccezione. La città in cui bastava passeggiare per strada per trovare un’opportunità di business ha cambiato faccia. Si lavora sempre di più in smart working, si prediligono i grandi spazi aperti e le aree verdi. Questo vuol dire che i grattacieli dei workhaolics si svuoteranno e nasceranno nuove opportunità immobiliari. Mentre nelle città più piccole i prezzi aumentano, per aprire un’attività a New York oggi i prezzi sono scesi del 30-50%. 

 

  1. Pensare in piccolo. Ma come? Nel realizzare un sogno così grande come aprire un’attività a New York, ci si dovrebbe ridimensionare? Eh sì. La tendenza in questa grandiosa città sta nel micro. Micro-ristoranti, micro-negozi, micro-gallerie. Tutto si fa più piccolo, ma offre opportunità di lavoro più grandi. Il prezzo medio di un locale di piccole dimensioni è, soprattutto grazie alla crisi di cui sopra, più accessibile. E, quando tutto questo sarà finito, la gente tornerà a uscire. Vorrà ancora mangiare al ristorante, fare un giro per negozi, guardare uno spettacolo. Più di prima. 

 

  1. Creare una rete. Lo abbiamo capito ancora di più con questa pandemia: il web ha completamente azzerato le distanze fisiche. Così, se si vuole avviare un’impresa o aprire un negozio a New York, è possibile farsi degli amici anche dall’Italia. Gruppi sui social network più frequentati permettono di fare rete con persone che hanno lo stesso sogno; conoscere le esperienze di chi lo ha già realizzato; esplorare i dettagli delle questioni amministrative e di vita quotidiana. 

Le questioni formali: il visto USA

Per aprire un’attività negli USA è necessario un visto di tipo “business” della durata di 6 mesi-1 anno, oppure uno di tipologia E2. Quest’ultimo è il “visto investitore” e viene concesso a chi dispone di una certa liquidità e presenta un piano di business per aprire un’attività a New York o in qualsiasi altra città. 

Una volta ottenuto questo permesso, bisogna passare dal Community Board della zona prescelta. Si tratta di società di cittadini che si occupano del decoro e dei buoni rapporti all’interno di un quartiere. Per esempio, sono loro a garantire una concorrenza leale tra i ristoranti di un cluster.  Indispensabile, quindi, ottenere il loro appoggio se si vuole aprire un ristorante a New York.  

Bisogna poi assicurare la struttura legale e fiscale della nuova attività. In genere, chi apre un’impresa negli USA punta sulla LLC (molto simile alle SRL italiane), ma ciò dipende dalle dimensioni dell’attività, dal numero dei soci coinvolti, ecc. Vanno poi stipulate le polizze assicurative sul locale, sui dipendenti e sull’attività e ottenute le licenze supplementari, come quella per vendere alcolici. A questo punto il sogno è sempre più vicino. 

Cosa manca per aprire un’attività a New York?

La location, ovviamente. Cercare il luogo perfetto per aprire un’attività a New York e dintorni non è certo cosa da poco. La città conta una superficie di quasi 800 km quadrati, e le zone sono estremamente diverse tra loro. 

In base al tipo di impresa che si desidera aprire, sarà opportuno cercare un immobile di ampie metrature nei sobborghi e puntare alle famiglie; oppure optare per la formula micro a Manhattan. O ancora individuare uno degli innumerevoli grattacieli abbandonati dagli impiegati e trasformarlo nel proprio, personalissimo, Sogno Americano. La soluzione più semplice in ogni caso è rivolgersi ad una agenzia immobiliare New York.

La splendida avventura di aprire un’attività in una delle più famose città del mondo è veramente a portata di mano. Basta allungare il braccio. 

 

 

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